Storia dell’acquariofilia: quando e dove nasce la nostra passione?


Storia dell'acquariofilia - quando e dove nasce la nostra passione

Se solo fossimo nati a bordo della famigerata USS Enterprise queste parole sarebbero state una piccola ed esatta descrizione di ciò che noi cerchiamo ogni giorno di fare: portare il progresso di pari passo con l’acquariofilia. Purtroppo (o per fortuna) siamo nati su questo Pianeta. È speciale perché abbiamo qualcosa che scarseggia nel resto del sistema solare: l’acqua! In questo articolo parleremo di storia dell’acquariofilia. Scoprirai, attraverso un viaggio spazio/temporale da dove nasce la nostra fantastica passione.

Storia dell’acquariofilia: come nasce l’acquariofilia

Sin dagli albori dell’invenzione dell’allevamento l’uomo ha capito che non erano solo terricoli gli animali che poteva domesticare ma anche acquatici. Per l’uomo allevare pesci non voleva solo dire avere una costante fonte di cibo a disposizione. Significava anche saper costruire e mantenere pseudo vasche per la vita di questi animali. Fonti storiche hanno collocato i primi allevamenti di pesci in zone costiere o comunque nei pressi di fiumi e laghi. Qui era molto più semplice collegare le vasche a delle perenni fonti d’acqua. Scavando a fondo nelle pagine della storia andiamo in Egitto dove era famoso l’allenamento di Perca Nilotica (conosciuto più comunemente come Persico Del Nilo o Persico Africano) un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia delle Latidae diffuso nella maggior parte dei fiumi africani, in particolare modo nel Nilo e oggi introdotto anche in qualche lago.

Perca Nilotica - Persico Del Nilo

Egizi e Antichi Romani: i primi acquariofili

A testimonianza di ciò, sono stati ritrovati diversi dipinti che raccontano come nell’antico Egitto l’allevamento di pesci in vasche rettangolari era una pratica molto diffusa anche all’interno dei templi e per motivi sacri. Nello stesso frangente temporale, ma per motivi più pratici, voliamo nell’antica Roma.

vasche antichi egizi

Qui l’allevamento di pesci era indispensabile per rifornire la tavola di ricercate prelibatezze tanto che non esisteva Villa che non disponeva di vasche con dighe chiuse che permettevano un ottimale ricambio dell’acqua al fine di avere sempre a disposizione i migliori pesci. Venivano allevate con amore dai più ricchi le murene, considerate una leccornia. Fu Cicerone a parlare di questi antichi acquariofili (che oggi chiameremo ACFOLOGI) appellandoli come “Piscinarii” letteralmente “allevapesci”.

Acquariofilia medievale

Salendo l’Europa e spostandoci temporalmente di poco nel Medioevo, l’allevamento di pesci, in particolare di carpe, era considerato un vero lusso nei palazzi del potere e un’alternativa alla carne nei monasteri durante i periodi di Quaresima o comunque festività che vietavano il consumo della stessa.

Finalmente, l’acquariofilia “ornamentale”

È tra il X e il XII secolo che in Cina, durante la dinastia Sung, iniziò per la prima volta nella storia l’allevamento di pesci per scopi ornamentali. I cinesi iniziarono ad allevare antenati dei pesci rossi nelle case all’interno di grandi recipienti di ceramica. Nacquero laghetti nei giardini dove allevare pesci selezionati per la loro bellezza. Animali resistenti e abituati a vivere in acque stagnanti che dunque ben si adattarono alla vita in cattività. Iniziarono così anche gli allevamenti di pesci nelle risaie e vennero introdotti pesci gatto e Ciprinidi vari.

acquariofilia cinese e giapponese

Nel vicino Giappone ebbe atto un allevamento selettivo per dare origine alle più belle varietà artificiali di Koi.

Le origini dell’acquariofilia moderna in Europa

Tornando a casa nostra, in Europa, dovremmo aspettare ancora un po’, almeno fino al XIX secolo per vedere nascere i primi acquari pubblici. La svolta arrivò nel 1837 data in cui a Londra viene inaugurato, ad oggi, il più antico acquario pubblico (foto copertina). Nel Bel Paese, l’Italia, è nel 1906 che venne inaugurato a Milano il primo acquario pubblico in occasione dell’apertura del traforo del Sempione.

primo acquario milano

Certo a quei tempi la vita dell’acquariofilo non era mica cosa semplice. Infatti per illuminare le vasche e per riscaldarle allo scopo di ospitare pesci Tropicali venivano usate lampade a gas e a petrolio. È solo dagli anni ’40 che l’innovazione nell’acquariofilia si è affinata permettendo di costruire vasche all’avanguardia dove i nostri amici pinnuti possano vivere in un ambiente quanto più simile possibile a quello naturale. Solo 10 anni dopo a Niigata, in Giappone sarebbe nato Takashi Amano, ma questa è un’altra storia dell’acquariofilia.

Articolo scritto e ideato da Marshall White


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