Macropodus Opercularis: un illustre sconosciuto


macropodus opercularis
macropodus opercularis

La scheda che stai per leggere sul Macropodus Opercularis è stata scritta interamente da un nostro caro utente del gruppo Facebook Acquario Come Fare. Grazie infinite quindi per la collaborazione e la passione messa in questo splendido documento a Luca Vergallo.

Il Macropodus Opercularis è uno splendido pesce che fa parte, insieme ai ben più famosi cugini Betta splendens e Colisa lalia, della famiglia degli anabantidi, pesci che possiedono un particolare organo chiamato labirinto che gli permette di respirare aria atmosferica e quindi di vivere in ambienti con scarsa ossigenazione. Per questo è consigliabile allevarli in acquari chiusi per consentire all’aria sopra il pelo dell’acqua di mantenersi calda e umida onde evitare il danneggiamento di questo fragile organo. Il Macropodus Opercularis è considerato un pesce tra i pilastri dell’acquariofilia. È stata una scelta quasi obbligata nei primi anni di questo splendido hobby, dato che fu di fatto il primo pesce tropicale a essere importato in Europa e riprodotto con successo anche grazie alla sua robusta costituzione. Oggi è caduto un po’ nel dimenticatoio a favore di specie più ricercate.

Macropodus Opercularis: morfologia e comportamento

Il corpo del macropodus presenta una splendida livrea tigrata che alterna strisce di color Turchese e arancio acceso e ha fluenti pinne dello stesso colore arancio acceso mentre sulla sommità della testa, di colore verde scuro, presenta una maculatura simile a quella di un leopardo.
In commercio si trovano anche esemplari selezionati per esaltare di più l’azzurro o il rosso.

Il Macropodus è conosciuto anche come “pesce combattente Taiwanese“. Condivide, infatti, insieme al Betta splendens, un’indole particolarmente aggressiva che lo spinge ad attaccare tutti i suoi conspecifici e anche altri pesci che solo gli somigliano. Ciò, unito al fatto che si tratta di un pesce abbastanza grande (il maschio e raggiungere facilmente i 7 cm coda esclusa), lo porta a essere compatibile con poche altre razze di pesci.

Macropodus Opercularis: alimentazione e valori dell’acqua

Per quanto riguarda l’alimentazione è un pesce predatore quindi tenderà ad attaccare tutto ciò che gli entra in bocca per questo si predilige alimentarlo con mangime vivo o congelato. Si adatta facilmente a quasi tutti i mangimi secchi che si trovano in commercio ovviamente più varia sarà alimentazione più belli saranno i suoi colori. A differenza del Betta splendens, in natura si è abituato a vivere in condizioni più disparate: dalla risaia, alle pozze stagnanti, ai piccoli torrenti, ai fiumi. Ciò lo rende adatto a sopravvivere con diversi valori di acqua e temperatura, ma quelli ideali per l’allevamento sono:

  • Temperatura: 16 – 26°C
  • Ph: 6.0 – 8.0
  • dH range: 5 – 19
  • La vasca dovrà essere di almeno 80 cm di lunghezza.

Riproduzione

Macropodus Opercularis accoppiamento

Macropodus Opercularis accoppiamento

Il Macropodus Opercularis può essere facilmente riprodotto in cattività. La coppia va messa in una vasca dedicata tassativamente chiusa, pena danni agli avannotti, con una temperatura attorno ai 28°-29°. La vasca può essere arredata solo con qualche pianta galleggiante a foglie sottili, ideale è la riccia fluitans a cui il maschio ancorerà il nido. Il rituale di accoppiamento è molto simile a quello del Betta splendens.

Solitamente il maschio è insofferente alla presenza anche delle femmine. Tranne nel periodo dell’accoppiamento in cui comincerà dapprima a costruire un nido di bolle in superficie. Terminato questo procederà al corteggiamento ed infine l’accoppiamento che avviene con il classico abbraccio durante il quale le uova fecondate cadranno sul fondo. Dopodiché il maschio sistemerà le uova nelle bolle del nido. Motivo per cui si consiglia per la vasca di riproduzione una vasca priva di ghiaino o altro per facilitare il recupero di tutte le uova.

Il Macropodus Opercularis provvederà al mantenimento del nido fino alla schiusa delle uova stesse durante questo periodo si consiglia di rimuovere la femmina e lasciare il maschio solo nella vasca dedicata. Una volta schiuse le uova, bisogna rimuovere anche il maschio che potrebbe predare i suoi stessi piccoli. I piccoli vanno nutriti con naupli di artemia o infusori.

maschio di Macropodus Opercularis con le uova che si stanno schiudendo

maschio di Macropodus Opercularis con le uova che si stanno schiudendo

Si ringrazia nuovamente Luca Vergallo per questa splendida guida che esprime in pieno la nostra filosofia: Condividi con chi condivide le tue passioni!


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