
La caridina japonica è un invertebrato di acqua dolce di origine giapponese. Prende anche il nome di caridina di Amano o in inglese “Amano shrimp” grazie al maestro Takashi Amano. Il maestro Amano la usava molto spesso nei suoi acquari per via anche della sua fama di essere un ottima mangiatrice di alghe. Le alghe di cui si ciba sono svariate, dalle Bba alle alghe filamentose, ma c’è da dire che possono fare miracoli nell’affrontare la guerra contro le alghe solo se inserite in gran numero in vasca.
Descrizione della caridina japonica
Il colore delle japonica è generalmente grigio chiaro traslucido, con a volte sfumature di verde, marrone chiaro o marrone rossastro chiaro. Ha anche molti punti o linee continue che ne attraversano il corpo. Questi punti e trattini possono essere di colore grigio/blu o rosso/marrone. Una stretta striscia più chiara ne attraversa il corpo nella parte superiore. Così come due grandi occhi, antenne relativamente lunghe, gambette lunghe ed agili e una coda ampia e traslucida.
Allevamento
La cura di questi gamberetti è relativamente semplice e richiede poca attenzione. Amano vivere sia in gruppi grandi che in gruppi piccoli, è indifferente per loro, ed in vasca qualche volta si muoveranno liberi e qualche volta tenderanno a nascondersi, quindi non preoccuparti se per qualche giorno non li vedrai in azione. Preferiscono un’acqua con una corrente moderata e bisognerà prestare la massima attenzione ai livelli di nitrati come ad esempio i picchi di ammoniaca, che possono essere letali per loro. Un’altra cosa da evitare per la sua salute sono i farmaci: la presenza di rame ed un uso cospicuo di fertilizzanti.
Può essere allevato anche in vasche di piccole dimensioni, a patto, così come i pesci, di non sovraffollate la vasca. Anche loro producono rifiuti ed inquinano l’acqua come qualsiasi organismo vivente in acquario. Le caridine japonica amano vivere in una vasca fittamente piantumata, con rocce e radici in cui arrampicarsi e nascondersi. La durata di vita di una japonica si aggira tra i 2 ed i 3 anni. Molte volte muoiono quasi subito dopo essere stati inseriti in acquario. Questo può essere dovuto allo stress che subiscono durante il trasporto o cambiamenti nei parametri dell’acqua, cose cui sono particolarmente sensibili. Ma se le condizioni dell’acqua sono giuste, il cibo abbondante le japonica dovrebbero avere una vita lunga e sana. Quando una japonica muore assume una colorazione arancione brillante. Altri gamberetti e lumachine potranno mangiare il suo guscio ed i pesci la polpa.
Alimentazione
L’alimentazione della caridina japonica è molto semplice. Oltre a nutrirsi di alghe, le japonica si nutrono di materia vegetale morta, quindi è meglio non allevarle in un acquario troppo pulito o troppo spesso sifonato, perché potrebbero non avere abbastanza fonti di cibo naturale per il sostentamento. Un’alternativa si può trovare nel cibo in fiocchi dei pesci, se minuziosamente tritati, possono essere un’altra ottima fonte di cibo. Verdure sbollentate come zucchine o spinaci possono anch’essi essere inseriti per variargli la dieta.
La muta della caridina japonica
La muta si verifica quando una japonica perde il suo vecchio guscio e cresce in uno nuovo. Poiché nel guscio vuoto sembra che manchi il gamberetto molti neofiti pensano che la japonica sia morta, ma così non è. La muta si verifica una volta ogni 5/6 settimane ed immediatamente dopo la caridina japonica potrebbe sentirsi vulnerabile e nascondersi per un po’ fino a quando il loro nuovo guscio non sarà pronto. Se ti capiterà di trovare gusci vuoti in vasca lasciali lì per almeno 2/3 giorni prima di toglierli, la caridina japonica potrebbe cibarsene per integrare i minerali per creare un nuovo guscio.
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