- valori ph acquario marino
Uno tra i tanti parametri importanti dell’acqua che gli acquariofili marini devono monitorare periodicamente è il pH. Ma che cos’è esattamente il pH?
Quali dovrebbero essere i giusti valori di pH in un acquario marino?
Cosa ci dice che un livello di pH è errato e come si risolve eventualmente?
Il pH è una misura della concentrazione di ioni idrogeno nell’acqua del tuo sistema. Utilizzando una scala logaritmica che va da 0 a 14, con 7 che è il valore neutro, superiorie a 7 sidice basico (o “alcalino”), e le letture sotto 7 sono i valori acidi. Maggiore è la concentrazione di ioni idrogeno, più basso è il pH. Scala logaritmica, significa che ogni punto della scala è 10 volte più acido o basico (a seconda di quale direzione si muove lungo la scala) rispetto al punto precedente.
Quindi, un pH di valore 6, è 10 volte più acido di un pH di valore 7, mentre un pH di valore 5 è 100 volte più acido di un pH di valore 7.
Qual è la giusta lettura del ph?
L’ideale gamma di valori di pH per gli animali marini è compresa tra 8,2 e 8,4. Tuttavia, ciò non significa che una lettura al di fuori di questa gamma debba essere causa di allarmismi.
È più importante ottenere un pH stabile, anche se il valore è un po’ più basso o superiore rispetto all’ideale, piuttosto che farlo rimbalzare in in basso e in alto.
Inoltre, tieni presente che è normale che il pH sia leggermente più elevato di giorno che di notte. A causa della naturale attività fotosintetica delle alghe nel sistema. Durante la giornata le alghe prendono l’anidride carbonica e producono ossigeno. Ma questo processo si inverte di notte, con le alghe che assumono ossigeno e producono anidride carbonica, che è acida e tende a diminuire il pH.
Che cosa provoca il pH a piombo?
I processi biologici naturali in un acquario tendono a causare sbalzi graduali di pH. Ci sono però, diversi fattori che possono causare un più rapido o addirittura precipitoso sbalzo di valori di pH. Questi processi sono:
- Bassa alcalinità: chiamata anche “capacità di tamponamento dell’acqua”, l’alcalinità si riferisce alla capacità dell’acqua di resistere ad una tendenza al ribasso del pH in presenza di un acido. Quando l’alcalinità è bassa, significa che non esistono abbastanza composti tampone (cioè carbonati e bicarbonati) nell’acqua per neutralizzare gli acidi presenti. Il livello di alcalinità dovrebbe essere mantenuto da 8 a 12 KH. Ancora una volta, mantenere l’alcalinità stabile è più importante del raggiungimento di un valore preciso.
- Sovraccarico/sovraesposizione: anche se il livello di alcalinità del sistema è adeguatamente elevato, un carico biologico eccessivo può rapidamente sfruttare i tamponi disponibili e portare il pH a diminuire.
- Trascurata manutenzione: i cambi d’acqua e altri aspetti della manutenzione ordinaria aiutano l’esportazione di prodotti di scarto disciolto e detriti accumulati che altrimenti andrebbero decomposti nel sistema e in ultima analisi farebbero scendere il pH.
- Aerazione insufficiente: L’anidride carbonica può accumularsi e causare il flusso di pH in sistemi con movimento inadeguato dell’acqua e conseguenti scambi di gas.
Quanto spesso dovrei testare i valori di pH del mio acquario?
Ti consiglio di verificare il pH della tua acqua almeno su base settimanale. Ciò è molto facile da eseguire con un semplice test liquido o una sonda pH. Se monitori questo parametro su base routinaria, avrai maggiore probabilità di rilevare una tendenza nella direzione sbagliata abbastanza tempestivamente. Ciò ti renderà la vita più facile quando dovrai intervenire per correggere l’andamento. Questo, a sua volta, contribuirà a promuovere la stabilità del pH che è molto importante per gli organismi corallini.

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