Specie rustica, pacifica e selvaggiamente modellata, il pesce cardinale pigiama (Sphaeramia nematoptera) è un’ottima scelta sia per i principianti che per gli esperti acquariofili marini. Grazie alla sua dimensione molto gestibile, è un ottimo candidato per i sistemi di dimensioni modeste e, come molti dei pesci cardinali, può essere allevato con successo in branco.
Morfologia dello Sphaeramia nematoptera
In comune con gli altri suoi parenti pesci cardinali, lo Sphaeramia nematoptera ha due pinne dorsali distinte, con la dorsale posteriore più ampia e trasparente. La sua dimensione massima è di circa 8,5 centimetri. Per quanto riguarda il colore, il cugino del Pterapogon kauderni, è molto particolare ed affascinante. Dalla prima pinna dorsale in avanti attraversando la testa, questo pesce è giallo dorato con due grandi occhi rossi accesi. Appena dietro la prima pinna dorsale, attraverso il peduncolo caudale, è argentato con pois rossastri. Una fascia scura e verticale appare a metà del corpo, dividendo questi due schemi di colori non corrispondenti. Le pinne dorsali anteriori e pettorali sono gialle sfumate di nero e bordate di rosso.
Alimentazione del pesce cardinale pigiama
Il pesce cardinale pigiama di solito non è difficile da nutrire. Accettera volentieri mysis, artemia salina,vermi, vongole tritate e piccoli crostacei sminuzzati, granuli e scaglie sono solo un assaggio dei cibi che questo apogonide accetterà.
Un pesce notturno per natura
Come tutti i cardinali, anche lo Sphaeramia nematoptera inizierà ad essere vispo quando la densità della luce si abbasserà. Il meglio di se lo da con il chiaro di luna, dopo che le luci principali sono state spente. Tuttavia, gli esemplari in cattività spesso si adattano alla vita diurna quando si rendono conto che il cibo viene consegnato durante il giorno.
Allestimento dell’acquario
Come accennato, lo Sphaeramia nematoptera rimane piuttosto piccolo. Questo fatto, unito alla tendenza di questa specie a rimanere spesso immobile nella colonna d’acqua, fa di un acquario marino di dimensioni modeste, un habitat decisamente adatto per lui. Un acquario che si aggira sui 75/100 litri, sarà sufficiente per mantenerne un piccolo gruppo di cinque esemplari.

Sphaeramia nematoptera in acquario di comunità
In natura, i cardinali pigiama si rifugiano tra i rami dei coralli, quindi un acquario che contiene ramificazioni di coralli duri, li farà sentire come a casa. Potrai quindi state tranquillo per i tuoi coralli in quanto i cardinali pigiama prosperano in acquari di barriera senza arrecare danno alcuno per gli altri abitanti (con la possibile eccezione di piccolissimi crostacei).
Compatibilità con altri pesci
Un discreto gruppo di cardinali pigiama che si librano in un acquario è una vista decisamente piacevole, quindi una buona opzione è quella di tenere lo Sphaeramia nematoptera in una vasca monospecifica. Nel gruppo si svilupperà una gerarchia, ma la vera aggressività tra i conspecifici di solito è rara. Naturalmente, questi cardinali vivranno in tranquillità anche in una comunità pacifica, a condizione che tutti i compagni di vasca siano ugualmente passivi e poco inclini a fare un pasto a base di piccoli pesci.
Riproduzione dello Sphaeramia nematoptera
Ultimo ma non meno importante, il cardinale pigiama è uno dei pesci marini più facilmente riproducibili in cattività. Quindi se sei intenzionato a riprodurre i tuoi esemplari, inserire nel tuo acquario un branco di lo Sphaeramia nematoptera, sarà la scelta giusta.

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