Scheda Cabomba Caroliniana: una pianta non per tutti


cabombaCabomba Caroliniana

La Cabomba è una pianta che si trova in natura in Nord America e fa parte della famiglia delle Cabombaceae. Esistono diverse specie di Cabomba, tra le più famose la Cabomba furcata e la Cabomba Caroliniana. In questa scheda parleremo della Caroliniana.

La Cabomba Caroliniana: la più diffusa delle Cabomba

La Cabomba Caroliniana è una pianta a crescita veloce originaria del Sud e del Nord America.
A stelo lungo, per questo, sarebbe meglio posizionarla nella parte posteriore dell’acquario per avere un bell’effetto visivo. È una pianta a crescita rapida, in certi casi si può tranquillamente dire che è una pianta infestatnte.
Nonostante ciò per crescere bene e in salute, questa pianta ha bisogno di alcune cose fondamentali tra cui:

  • Un’illuminazione medio-alta: la crescita della cabomba è pressoché scontata. La crescita sana, invece, no. La cabomba ha bisogno di tanta luce, almeno 0,6-0,7 watt per litro.
  • Una fertilizzazione abbastanza completa: nonostante sia una pianta che assorbe i nutrienti dall’acqua, la cabomba ha anche bisogno di un supplemento di ferilizzazione. In  particolar modo di potassio. Infatti la cabomba è una pianta a cui devi assolutamente dare il rifornimento necessario di potassio, che per lei è superiore a qualsiasi altra pianta acquatica.
  • Tanta Co2: è importante fornirle una buona quantità di Co2. Ricordati però di potarla almeno ogni settimana perché può crescere davvero tanto, fino 20 centimetri a settimana.

Capirai da te, che la Cabomba Caroliniana non è proprio una pianta adatta a tutti, specialmente ai neofiti. Nonostante sia una pianta a crescita rapida, se non curata a dovere, ne risentirà, fino a morire. Puoi notare una cabomba sofferente se ha internodi lunghi, poche ramificazioni, foglie troppo sottili e colore poco vivace. Se noti una cabomba con queste caratteristiche, sappi che sta soffrendo e se non si interviene al più presto, sarà prossima alla morte. Molto probabilmente per la mancanza di uno dei tre fattori sopra elencati.

Vista la sua adattabilità a qualsiasi tipo d’acqua nel 2014 è stata dichiarata come pianta invasiva dalla Comunità Europea quindi soggetta a restrizioni riguardo la coltivazione, l’importazione e la vendita.


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