Pterois volitans, il pesce scorpione: solo per appassionati

Il Pterois volitans chiamato anche pesce scorpione, è un pesce marino della famiglia Scorpaenidae, un terribile ed affascinante predatore.


pesce scorpione

Il Pterois volitans o Pesce leone chiamato anche pesce scorpione, è un pesce d’acqua salata della famiglia Scorpaenidae.

Habitat del Pterois volitans

È originario delle regioni indo-pacifiche e del Pacifico meridionale. Sfortunatamente, sono diventati una specie invasiva nelle acque intorno al Mar dei Caraibi.

Descrizione Pterois volitans

Uno dei pesci più sbalorditivi nell’hobby dell’acquariofilia marina è senza dubbio il pesce scorpione o leone che dir si voglia. Lo Pterois volitans ha pinne lunghe a forma di ventaglio che sembrano estendersi da ogni angolo del suo corpo. Le alte spine che si estendono dalla pinna dorsale possono variare da sei a dodici, mentre le pinne pettorali possono raggiungere quasi la lunghezza del pesce.

I colori possono variare da un marrone rossastro al marrone scuro e strisce bianche che si estendono per la lunghezza del corpo e del viso.

Pterois Volitans (Scorpaenidae)

Le spine sulle pinne dorsale, pelvica e anale sono velenose, ma non mortali per gli esseri umani. Le spine sono usate solo come misure difensive. Se accidentalmente punta, sembra simile a una forte, fortissima puntura d’ape. Il pesce leone cresce rapidamente e può raggiungere dimensioni fino a 35/40 centimetri.

La cuticola del Pesce scorpione

Nel corso del tempo, sulla pelle del pesce leone possono accumularsi vari tipi di alghe e batteri. Questo perché sono nuotatori lenti e inclini ad un comportamento sedentario. Per proteggersi, i lionfish hanno sviluppato un sottile strato protettivo di pelle che li protegge da questi parassiti. Questo è anche il motivo per cui questo tipo di pesce è abbastanza resistente alle malattie.

Lo strato di pelle appena descritto è in realtà una semplice cuticola e non uno strato di muco o di veleno come a volte si pensa erroneamente.

La tossina*

Gli avvelenamenti da tossina di Pterois volitans vengono classificati in tre gradi. Avvelenamenti di 1° grado: producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita. 2° grado: compaiono vesciche attorno alla puntura. Avvelenamenti di 3° grado: producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.

Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono ma non sono limitati a questi: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso. Il primo e più importante trattamento dopo una puntura è l’immersione della parte colpita in acqua calda (circa 45 °C), perché riduce il dolore e rende inattiva la tossina.

* Da Wikipedia

Acquario ideale per il pesce Leone

Il fattore determinante per cui lo Pterois volitans andrà d’accordo con un pesce è la dimensione. Tutto ciò che è grossomodo la metà delle sue dimensioni e si muove, potrà facilmente finire nella sua bocca. Sono considerati tra i migliori predatori. Se desideri allevare due pesci leone, è meglio accertarsi che siano entrambi di dimensioni simili e che vengano introdotti in acquario allo stesso tempo.

Pterois Volitans (lionfish)

Le vasche devono essere di dimensioni maggiori (minimo 400 litri) e, idealmente, avere una buona quantità di roccia viva con un substrato sabbioso.

Alimentazione per lo Pterois volitans

Pterois volitans gode del brivido della caccia ed è carnivoro. Invece di aspettare che la sua preda si avvicini come la maggior parte delle specie, inizierà attivamente a brucare il suo cibo prima di attaccare. Questo può includere pesci più piccoli, gamberi o altri crostacei presenti in vasca, quindi sii molto cauto.

Quando viene introdotto e mentre si sta ancora adattando all’acquario, si raccomanda di nutrire il pesce scorpione con gamberetti e i pesci vivi per attirare il pesce a mangiare di più. Una volta acclimatato e abituato, è possibile passare a una dieta di gamberetti, calamari e krill anche congelati. I giovani dovrebbero essere nutriti a giorni alterni, mentre gli adulti possono avere un programma alimentare con cadenza di tre volte a settimana.


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