Pomacanthus navarchus è un pesce d’acqua marina appartenente alla conosciuta famiglia Pomacanthidae. È forse tra i pesci angelo preferiti dagli acquariofili data la sua spettacolare
Descrizione del Pomacanthus navarchus
Il Pomacanthus navarchus raggiunge una dimensione massima di 28-30 centimetri, presenta una forma ovoidale, con pinne molto sviluppate e fronte leggermente bombata. Come tutti i Pomacantidi possiede sull’opercolo branchiale un aculeo che utilizza come strumento di difesa. La livrea cambia tra la forma giovanile e quella adulta, la livrea giovanile ricorda molto quella del Pomacanthus semicirculatus, con bande blu elettrico e azzurro su un fondo nero; la livrea adulta invece è molto più colorata.
Habitat del Pomacanthus navarchus
È un pesce originario dell’Indonesia, papua Nuova Guinea, Filippine e Grande Barriera australiana.
Alimentazione
In natura come la maggior parte dei suoi simili, si nutre di spugne, tunicati, anellidi, polipi di coralli e alghe. In acquario come in natura è un pesce onnivoro, accetta qualsiasi tipologia di alimento. Come regola fondamentale per tutti i pesci, è bene acquistare solamente esemplari ben quarantenati e che accettino il cibo del negoziante.
Acquario ideale e compatibilità
Data la sua mole da adulto questo pesce angelo necessita di vasche grandi, stiamo parlando di acquari da almeno 350 litri a salire, ricco di roccia viva e spazi aperti per nuotare. Per quanto riguarda la compatibilità con gli invertebrati, il P. navarchus è tra quelli che lo si potrebbe ritenere il più affidabile, ma il rischio che spizzichi i coralli è comunque molto alto. Alcuni esemplari difatti possono aggredirsi sui molluschi bivalvi come le tridacne e pizzicare loro il mantello, oppure mordicchiare gli zoantidi. Una volta acclimatato come si deve potrebbe farsi valere su altri pesci diventando aggressivo, ma se lo si tiene in acquari con molto spazio ciò non dovrebbe accadere.
In acquario è meglio tenere un solo esemplare per appunto evitare problemi di territorialità. Non è un pesce economico, ma neanche il più esoso.
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