Il pH in acquario d’acqua dolce: come abbassare e alzare il ph

pH in acquario acqua dolce. Cos'è il pH e quanto è importante in un acquario? Aumentando la quantità di ioni di idrogeno l'acqua diventa più acida ("pH basso"). Aumentando la quantità di ioni di idrossido l'acqua diventa più alcalina ("pH alto").


ph in acquario acqua dolce

Abbiamo imparato a scuola che l’acqua, o H2O, è composta da molecole di idrogeno e ossigeno. L’acqua neutra ha un valore di pH pari a 7.0. Contiene parti uguali di ioni di idrogeno (H +) e ioni di idrossido (OH-). Prodotti chimici e minerali disciolti nell’acqua possono cambiare l’equilibrio di questi ioni da uno stato puramente neutro. Cos’è quindi il pH in acquario di acqua dolce e quanto è importante in un ciclo vitale di un acquario?

Aumentando la quantità di ioni di idrogeno (H +) l’acqua diventa più acida (“pH basso“). Aumentando la quantità di ioni di idrossido (OH-) l’acqua diventa più alcalina (“pH alto“).
In poche parole, più questi valori aumentano o diminuiscono, più l’acqua diventa acida o alcalina.

Qual è il valore “normale” di pH in acquario di acqua dolce?

Prima di iniziare, ti consiglio di leggere, se non l’hai già fatto, la guida più letta del Web sui valori ottimali dell’acquario d’acqua dolce. Da qui potrai colmare molte lacune. La trovi qui.

Non esiste un pH “normale” applicabile a tutti i pesci. Poiché i pesci provengono da stagni, fiumi, torrenti, laghi e oceani con livelli di pH diversi, i loro bisogni saranno altrettanto diversi. I pesci d’acqua salata generalmente preferiscono un pH alcalino di 8,0 o superiore. I pesci d’acqua dolce prosperano in un range inferiore a quello, tra 5,5 e 7,5, a seconda delle specie specifiche.

Tieni presente che il pH non è statico, può cambiare nel tempo; infatti, può cambiare anche nel corso di un singolo giorno. In genere scende di notte e si alza durante il giorno. Il pH può cambiare con l’aggiunta o la rimozione di nuovi pesci, con l’aggiunta o la sostituzione dell’acqua, e con l’evoluzione dei processi biologici nell’acquario.

Quanto è veramente importante il pH in acquario?

Le variazioni del pH in acquario di acqua dolce, in particolare i cambiamenti improvvisi, possono risultare dannosi o addirittura mortali per i pesci. Con l’aumento del pH, aumenta la tossicità di sostanze chimiche come l’ammoniaca . Si tratta di un fattore importante da tenere sempre sotto controllo, specialmente durante l’avvio di un nuovo acquario.

I cambiamenti del pH sono particolarmente difficili da tollerare per pesci giovani e malati. Addirittura, per un certo numero di specie, la riproduzione avviene solo all’interno di un intervallo di pH specifico.
Se stai pianificando l’allestimento di un nuovo acquario, è opportuno conoscere il pH della tua fonte d’acqua, quindi saprai in anticipo se i pesci che hai intenzione di allevare sono compatibili. Alcuni pesci come i Discus, e altri pesci della famiglia dei ciclidi ad esempio, prosperano in intervalli di pH molto ristretti che dovrebbero essere presi in considerazione quando si avvia un acquario dedicato a loro.

Quando si sposta un pesce da un acquario ad un altro è importante cercare di rendere compatibili i livelli del pH in acquario di acqua dolce. Cambiamenti improvvisi nel pH sono responsabili di molte morti nei pesci quando vengono portati a casa dopo essere stati acquistati in un negozio di acquariofilia. I neon ad esempio (per citare uno tra i pesci più popolari in questo hobby) sono particolarmente sensibili ai cambiamenti improvvisi del Ph, e possono essere facilmente sconvolti quando sono spostati da un livello ad un altro.

Quanto spesso dovrei controllare il pH in acquario?

Il pH in acquario di acqua dolce, dovrebbe essere testato almeno una volta al mese, preferibilmente ogni due settimane per consentire l’individuazione di un problema prima che diventi ancora più serio. I risultati dei test devono essere conservati in un quaderno per controllare le evoluzioni dell’acqua dell’acquario e se tutto procede bene. Ricorda che, poiché il pH può variare in base da un ora ad un altra, i test svolti in diversi momenti della giornata possono produrre risultati diversi. Per questo motivo, i test dovrebbero essere fatti alla stessa ora del giorno, preferibilmente nel pomeriggio.

Ogni volta che c’è in atto una malattia o morte di un pesce, il pH in acquario dovrebbe essere sempre controllato.

Se l’acquario è trattato con farmaci, il pH deve essere controllato quando si incomincia il trattamento, l’ultimo giorno di somministrazione dei medicinali, e anche una settimana dopo.

È anche consigliato testare la nostra acqua prima di acquistare nuovi pesci, assieme a quello del negoziante. È importante che il pH dell’acqua del rivenditore di pinnuti non sia in modo significativamente diverso dal pH del nostro acquario.

Il pH dovrebbe essere modificato?

Sembrerà una frase così detta a caso, ma io raccomando sempre di attenersi all’assioma “se non è rotto, non aggiustarlo“. Non cercare di modificare il ph semplicemente perché un libro o un utente iscritto a gruppi Facebook come il nostro dice che il pH ottimale per quel determinato pesce è 6.4 e la tua acqua risulta a 6.0. Finché il pH risulta stabile ed un pesce non mostra segni di sofferenza, è meglio lasciare il pH così com’è, senza tanti stravolgimenti.

Se i pesci non vivono bene, o se i test mostrano che si sta verificando una tendenza, come una caduta costante o un aumento del pH, il problema dovrebbe essere affrontato alla radice cercano di trovare tutte le soluzioni del caso.
La cura dell’acqua proattiva è sempre la soluzione migliore. Effettuare frequenti cambi d’acqua parziali ed il sifonamento della ghiaia sono le cose più importanti che puoi fare per mantenere stabile il pH dell’acqua .


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