
Ti sei mai soffermato a guardare estasiato qualche pesce coloratissimo, dai colori vivi, accesi in un negozio di acquariofilia? Magari avrai pensato: “Che spettacolo, la natura crea a volte dei veri e propri capolavori!” E se ti dicessi che la natura c’entra ben poco con quelle meraviglie mi prenderesti per pazzo?
Pesci colorati artificialmente, di questo stiamo parlando. Ebbene sì, dietro a tutto ciò c’è la mano dell’uomo che colora artificialmente i poveri pinnuti costringendoli ad immani sofferenze. Alzi la mano chi non vorrebbe nella propria vasca il pesce più bello e colorato di tutti? Devi però sapere cosa c’è dietro a tutto questo, poi starà a te scegliere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Pesci colorati artificialmente, il processo di colorazione
I pesci vengono colorati tramite iniezioni fatte da bambini nella maggioranza dei casi perché le loro piccole mani riescono a maneggiare più facilmente i pesci e le piccole siringhe che usano.
Un altro metodo è quello di somministrare cibo misto ad ormoni e sappiamo tutti cosa comporta un massiccio consumo di ormoni. Tra le razze di pesce più famose e tristemente più colpite, possiamo trovare il chanda ranga, il discus, gli scalari e il bothia ma la lista è lunga. Dati alla mano, il 50% dei pesci che subiscono questi trattamenti muiono un mese dopo la prima iniezione ed il restante 50% non è un pesce più forte ma una altamente stressato con difese immunitarie pari a 0 e costretto a morire dopo poco tempo.
Ora vi chiedo, vale la pena alimentare questo business saputo tutto ciò?
Noi di acquario come fare come altre pagine di acquariofilia siamo contrari a questi tipi di torture e di business e diciamo NO ai pesci colorati in acquario…
Voi siete con noi??? Siamo sicuri di sì!
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