Oxy Doctor fai da te: l’antialghe progettato da Acquario Come Fare


oxy doctor rolando

Da un’idea di Rolando Richichi. Progettato e spiegato da Antonio Vallefuoco. Con la collaborazione di Marshal White.

Non importa che tu sia un acquariofilo principiante od esperto, in ogni caso avrai avuto problemi con le alghe!

Se anche tu hai alghe nel tuo acquario, può tornarti utile uno strumento molto semplice ma altrettanto efficace.

È vietata la la riproduzione, la copia e la distribuzione non autorizzata completa e parziale della guida.

Noi di Acquario Come Fare lo abbiamo costruito e testato nelle nostre vasche ed ora ti spiegheremo nel dettaglio come costruirlo per la tua! Lo strumento in questione lo abbiamo chiamato Oxy Doctor ed è un apparecchio composto da due elettrodi, collegati a due cavi, che percorsi dalla corrente elettrica continua, permettono l’elettrolisi dell’acqua che li attraversa. L’effetto visivo del funzionamento si presenta sotto forma di una nebbia molto scenografica.

I benefici che apporta sono molteplici: il processo di elettrolisi scinde le molecole dell’acqua dando come risultato un apporto di Ossigeno e idrogeno.

  • L’idrogeno è in quantità minime e viene disperso,
  • mentre l’ossigeno agisce in vasca inibendo la crescita delle spore algali e agendo già qualche giorno dopo l’installazione sulla crescita delle alghe già presenti in vasca.

Oltre a questa funzione il nostro Oxy Doctor offre molteplici benefici ai pesci perché l’ossigeno favorisce la proliferazione dei batteri “buoni”, che andranno in competizione con quelli patogeni, riducendo l’insorgenza di molte malattie dei pesci.

oxy doctor

I tempi di erogazione

L’erogazione dell’Oxy Doctor va calibrata a seconda della vasca.

In media per un acquario fino 200 litri, i tempi di erogazione da rispettare sono:

  • Minimo: 1 minuto ogni ora
  • Massimo: 3 minuti ogni 2 ore.

Per vasche da 250 litri in su i tempi di erogazione da rispettare sono:

  • Minimo: 5 minuti ogni due ore.
  • Massimo: dai 3 ai 5 minuti ogni ora

Per fare ciò consigliamo di installare una presa timer temporizzata digitale. Se si nota che l’acqua della vasca non è più cristallina, bensì un po’ opaca (opera dei batteri aerobici sviluppati con l’ossigeno), bisogna abbassare l’erogazione gradualmente fino ad arrivare ad un massimo di 2 minuti ogni due ore. Non deve essere posizionato vicino all’aspirazione del filtro.
IMPORTANTE: Attenersi rigorosamente le dosi di erogazione specificate in questa guida. Oxy Dr dosato nella maniera corretta non ha ripercussioni né sui valori ne sull’erogazione di Co2. Bene, dopo questa introduzione, passiamo alla parte pratica: la costruzione del nostro Oxy Doctor.

Attenzione

Si declina ogni responsabilità di danni a cose o persone.

Materiali per costruire Oxy Doctor

  • 2 Filtri di acciaio o di alluminio della moka (la classica a 3 tazze)
  • 3 Guarnizioni della moka (la classica a 3 tazze)
  • Tappo di plastica di dimensione dei filtri
  • Filo elettrico doppio
  • Alimentatore 19 Volts 3 Ampere
  • Presa temporizzatore digitale
  • Pistola colla a caldo

Per ottimizzare il nostro servizio, abbiamo aperto un “post Faq” dove risponderemo ad ogni dubbio e domanda e vi assisteremo nella costruzione del Oxy Doctor Homemade. Lo trovi qui (faq)

Costruzione Oxy Doctor fai da te step by step

Questo strumento è un dispositivo presente in quasi tutte le vasche dei migliori aquascaper. Ricrea un effetto nebbia molto scenico, ma soprattutto rende l’acqua cristallina e priva di alghe. Ciò contribuisce a portare benessere alle piante che crescono meglio senza variare i parametri chimici dell’acqua. Vediamo subito di che cosa abbiamo bisogno per costruirci il nostro Oxy Dr. Tre guarnizioni delle normalissime caffettiere. La grandezza della guarnizione di una moka classica a 3 tazze sarà perfetta. Quindi ci serviranno anche due filtri interni della moka. In acciaio è meglio perché sono più resistenti, ma abbiamo testato anche quelli in alluminio e vanno bene lo stesso. Infine ci servirà un coperchio (della stessa grandezza dei filtri interni) che ci servirà da supporto per gli elettrodi. Antonio nel video ha utilizzato il tappo di un flacone di fertilizzante.

Procediamo ora all’inserimento degli elettrodi.

  • Inseriamo la prima guarnizione nel tappo
  • Quindi mettiamo il primo filtro al contrario che si dovrà incastrare perfettamente (altrimenti prendi un tappo della misura giusta).
  • Inseriamo ora l’altro filtrino sempre al contrario, cioè mettendolo con la pancia non più verso il basso, ma verso l’alto.
  • L’altra guarnizione la appoggeremo sopra per tenerlo bloccato. Andrà inserita facendo un po’ di pressione nel tappo.
  • Applichiamo al tappo delle feritoie laterali con un taglierino per poter farci passare successivamente i fili da collegare agli elettrodi.

RIsultato a fine taglio del tappo

Apriamo il tappo con un saldatore, un taglierino o un piccolo trapano. Stesso discorso per la fessura su cui passeranno i fili. Se usate il saldatore togliete la plastica bruciata.

Spelliamo i fili abbastanza lunghi

Ora fissiamo i cavi agli elettrodi facendo passare i fili in un buco dell’elettrodo (filtrino) e intrecciandoli (nel video capirai di cosa sto parlando) creando un nodo. Il cavo deve essere di circa 1 metro.

Collegamento dei fili agli elettrodi

Qui vedete che il filo è stato passato nel foro da sotto e fatto uscire da sopra e poi è stato arrotolato in maniera tale da tenerlo bello stretto. Adesso andremo ad isolare con la colla a caldo solo sul filo ramato scoperto e faremo la stessa cosa anche per l’altro. Ora lo attacchiamo con la pistola colla a caldo.

Chiusura e messa in funzione

Seguendo l’ordine delle guarnizioni e delle piastrine come abbiamo visto nel primo video lo dovete riassemblare e poi chiuderlo. Dovremo isolare bene i fili e mettere un po’ di colla a caldo sopra utilizzando la classica pistola colla a caldo. Servirà pochissima colla a caldo altrimenti creerà troppo spessore. Ora l’unica cosa che rimane da fare è creare la finestra per metterci la ventosa.

Video Extra

Di seguito riportiamo anche 2 video extra:

  1. Il primo che ci fa vedere lo strumento finito (video 6) in cui è stato utilizzato il supporto di un vecchio TomTom, ma si può usare anche la classica clip a ventosa come quelle che si usano per fissare i riscaldatori in vasca.
  2. Il secondo è lo strumento nelle sue diverse inclinazioni. Noi consigliamo l’inclinazione obliqua o verticale per un miglior funzionamento ed un’erogazione maggiore.



Puoi vedere anche il video completo iscrivendoti (se già non lo sei) al nostro gruppo Facebook Acquario Come Fare al seguente link https://goo.gl/zfDnmT

Ottimizzazioni

  • Il reattore dovrai pulirlo con acqua tiepida ed aceto in un recipiente a parte, quando diminuisce di molto l’erogazione.
  • Se una volta realizzato, l’erogazione è troppo bassa devi schiacciare le due piastrine deformandole per avvicinarle il più possibile ma senza farle toccare fra loro in più allarga 5/6 fori sulle piastrine di qualche millimetro sia sopra che sotto il reattore.

Faq: le domande frequenti per la costruzione dell’Oxy Dr Fai da Te

Di seguito riportiamo le domande più frequenti che ci sono state fatte nel nostro gruppo facebook Acquario Come Fare.

  1. Questo strumento è per acquari d’acqua dolce o salata?
    Lo strumento è solo per acquari d’acqua dolce.
  2. Costo di realizzazione?
    Circa Euro 1,50 per il reattore se usate elettrodi (piastrine) in alluminio.
    6/7 euro invece, per quelle in acciaio.
    Alimentatore sui 12/13 euro.
    Presa temporizzata sui 10 euro.
    Totale: 24,50 euro con filtri in alluminio e 30 euro con filtri in acciaio.
  3. Quanto va tenuto acceso?
    Con erogazione massima 5 minuti ogni ora. Con erogazione minima 3 minuti ogni due ore. Durante il fotoperiodo oppure anche per 24 ore (sempre a intervalli di 5 o 3 minuti per ora o ogni due ore). Ovviamente con consumo maggiore degli elettrodi ed inferiore vita media del reattore.
  4. Crea problemi ai pesci in vasca?
    Assolutamente no
  5. Che tipo di alimentatore e filo mi servono?
    L’alimentatore deve essere da 19v e 3 ampere. Va benissimo anche quello dei pc portatili.
    Il filo deve avere spessore di 1,5 mm.
  6. Lo strumento influisce con la Co2?
    Assolutamente no
  7. Il reattore non eroga bene
    Controlla di aver collegato bene i fili agli elettrodi (piastrine)
  8. Il reattore eroga poco
    L’alimentatore deve essere da 19v e 3 ampere. In più avvicina maggiormente le piastrine schiacciandole con le dita e deformandole leggermente (non devono comunque toccarsi). Se necessario fai dei fori larghi su entrambe le piastrine allargando di qualche millimetro 5/6 fori di quelli già presenti su entrambe le piastrine.
  9. Per un acquario da 350/400 litri va bene?
    Può andare bene anche per un 300 litri, ma con un’erogazione maggiore, soprattutto se si tratta di un 400 litri o più. Volendo ne puoi realizzare due in caso di litraggi importanti e farli funzionare insieme.
  10. L’erogazione viene comandata a mano?
    No. Per farlo funzionare correttamente hai bisogno di una presa temporizzata digitale.
  11. Come va posizionato?
    Puoi posizionarlo sia orizzontale che verticale che leggermente obliquo (pozione consigliata).
  12. Diametro guarnizioni e filtri?
    Filtri e guarnizioni sono venduti insieme quindi non hai problemi di misure differenti.
  13. Quanto avete pagato l’alimentatore da 19v/3a?
    12/13 euro.
  14. Un amperaggio maggiore crea problemi?
    Noi l’abbiamo testato con questo tipo di alimentazione. Se di poco più alto non dovrebbe dare grossi problemi. Ma da 3 ampere in su potrebbe verificarsi un’usura più precoce degli elettrodi.

Non hai trovato la risposta che ti serve? Scrivila direttamente a questo link https://www.facebook.com/groups/1842548222680581/search/?query=FAQ

Antonio Vallefuoco ti risponderà al più presto!


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