Ringraziamo il nostro Nicolò Ruggeri, moderatore del gruppo Facebook Acquario Come Fare per aver redatto questa guida che ti spiegherà in pochi passi come allestire un nano acquario o un pico acquario.
In maniera sempre più veloce e capillare i micro acquari stanno cominciando a “rubare” piccoli angoli nelle case degli appassionati acquariofili già navigati o di chi si sta avvicinando come prima esperienza al mondo della vita sommersa.
Quello che per molto tempo è stato considerato un hobby costoso o che ha bisogno di grandi spazi in casa, con mega vasche e grandi mobili di sostegno, giorno dopo giorno, si sta trasformando, nella visione generale di appassionati e non.
Molte aziende stanno implementando le offerte già presenti nel mercato con prodotti specifici per piccoli acquari di litraggi compresi tra i 5 e i 50 litri.
Nano acquario: nano costi
Questi piccoli ecosistemi possono dare enormi soddisfazioni. Avendo inoltre un costo ridotto sia in termini di tecnica utilizzata che di corrente elettrica e fertilizzazioni.
Un’altra caratteristica positiva sta nel fatto che avendo bisogno di piccoli spazi li potremmo posizionare ad esempio sopra una scrivania, in una parte di libreria non utilizzata o in qualsiasi altro posto senza dover patteggiare compromessi con le nostre mogli o genitori.
Iniziamo descrivendo la tecnica da scegliere e tutto ciò di cui avremo bisogno per iniziare. In linea di massima è simile a quella di vasche più grandi, ha bisogno di piccoli accorgimenti dovuti appunto principalmente alle dimensioni.
La scelta della vasca: nano acquario o pico aquario?
Le vasche denominate “Nano” sono quelle comprese tra i 25 e i 50 litri, mentre le vasche sotto quel litraggio vengono chiamate “Pico”.
Possiamo trovarle di varie dimensioni e con rapporti tra lunghezza/larghezza/altezza diverse. Con angoli stondati (che sconsiglio vivamente poiché in piccoli litraggi distorce totalmente la visione della vasca) e con angoli classici, costituiti da vetri normali e in extrachiaro.
Queste vasche generalmente costano dalle 25€ alle 100€ per quelle di aziende con una particolare cura dei dettagli e con vetri di alta qualità.
In foto possiamo vedere due piccoli acquari della Elos da 5lt totalmente fatti a mano da artigiani Italiani, con vetro extrachiaro e finiture ottime, dal costo contenuto.
Consideriamo fin dall’inizio quale tipo di allestimento vorremmo ricreare, la disposizione delle rocce, se creare una zona emersa ecc. Questo ci permetterà appunto di fare una scelta funzionale al risultato voluto.
Nano acquario: filtraggio
Passando al reparto filtraggio, è quasi indispensabile, soprattutto per litraggi estremamente piccoli, optare per filtri a zainetto di piccole dimensioni o a filtri esterni con portata ridotta. Ciò ci aiuterà a non rubare spazio all’allestimento interno e a non creare confusione nelle operazioni di manutenzione. Oltre che ad appagare lo sguardo non avendo oggetti in vasca.
Di questi filtri a zainetto o esterni se ne trovano molti tipi, con la possibilità, apportando piccole modifiche, di inserire una buona quantità di cannolicchi e di spugne per filtraggio meccanico!
Questi filtri si trovano in commercio intorno alle 5-10€ per quelli a zainetto fino a massimo 25/30€ per quelli esterni più adatti a litraggi tra i 30 e i 50 litri.
Illuminazione
Per l’illuminazione, come in qualsiasi acquario, anche nel nano acquario molto dipende da quante e quali piante vogliamo coltivare. Ci sono plafoniere a led potenti e molto curate dal costo ovviamente più elevato, con appoggi regolabili. Oppure si può optare per una soluzione più economica, come ad esempio dei piccoli faretti a led di uso comune, che con un po’ di inventiva per quanto riguarda il posizionamento sopra il nostro acquario, possiamo utilizzare con ottimi risultati e con costi veramente bassi.
Ad esempio, per una vasca da 10 litri, basterà acquistare in un qualsiasi negozio di materiale elettrico, due faretti da 5-6 watt a led con un valore di kelvin dai 6500 agli 8000.
Facendo un conto approssimativo, con 2 faretti (5€ l’uno) 2 portafaretti (1€ l’uno) e qualche centimetro di cavo elettrico, avremo un rapporto di watt/litro pari a 1-1. Una potenza idonea alla coltivazione delle piante più esigenti e dei tanto desiderati pratini. In vasche di dimensioni più grandi, per mantenere questo rapporto tra watt e litraggio, incidono moltissimo con plafoniere dal costo ben superiore alle 100€.
Impianto di Co2
Se si deciderà di optare per piante esigenti, non potremmo fare a meno di inserire un impianto di Co2 completo. Possiamo in questo caso scegliere un impianto artigianale fatto in casa con le classiche 2 bottiglie di plastica, oppure un micro impianto con tanto di regolatore di pressione, contabolle e diffusore.
Qui più del prezzo, dobbiamo prima di tutto prendere in considerazione le dimensioni dell’intero impianto, e la capacità di micronizzare del diffusore. È importante scegliere un diffusore che micronizzi bene la Co2 poiché, essendo un litraggio piccolo e lavorando con poche bolle al minuto, oltre che ad avere una colonna d’acqua bassa, il diffusore dovrà essere in grado di far sciogliere in maniera rapida, con appunto una micronizzazione ottimale, l’anidride carbonica, evitando inutili sprechi.
In commercio attualmente e nella mia esperienza personale, gli unici diffusori di piccolissime dimensioni che hanno soddisfatto tali requisiti, sono i nuovi micro della Elos in vetro fatti a mano, oppure quelli in plastica della Neo Co2.
Allestimento del pico o del nano acquario tropicale
Come è facile immaginare, creare un hardscape in questi piccoli litraggi rimarrà più difficile, proprio perché essendoci poco spazio, creare profondità al layout risulterà impegnativo.
La scelta delle rocce o della forma dei legni, sarà quindi un punto importante, proprio perché ci giochiamo tutto su pochi elementi. Le piante saranno poche e ben posizionate, preferendo quelle da primo piano o da media altezza escludendo a priori piante a stelo particolarmente alte.
In questi allestimenti sono veramente efficaci i muschi. Spesso infatti, possono costituire l’intera flora della vasca, proprio per la facilità di gestione e il grande effetto scenico.
Substrato
In Nano e Pico acquari ed in particolare in vasche di altezza ridotta, denominate shallow, è quasi d’obbligo optare per dei fondi unici. Ciò perché avremo poche possibilità di manovra nello stratificare il fondo qualora si scegliesse un fondo fertile ricoperto da ghiaia inerte.
Questo inoltre ci aiuterà nella gestione, dato che non saremo costretti ad inserire tabs fertilizzanti in degli spazi estremamente piccoli, con il rischio di fare confusione.
Entrambe le opzioni di avvio sono valide in questi piccoli acquari: sia che si scelga il dry-start sia la classica metodologia del riempimento totale una volta piantumato.
Personalmente ritengo che il Dry-start sia migliore in vasche così piccole. Specialmente nei Pico acquari. Proprio perché avendo un’altezza del fondo minore, le nostre piante attecchiranno e si ancoreranno meglio senza l’acqua che tende a farle emergere!
In fin dei conti, la gestione della fertilizzazione e dei cambi d’acqua è identica alla vasche di maggiori dimensioni. Con l’unico inconveniente che, in un volume di acqua così ridotto, ogni errore, seppur piccolo, sarà amplificato. Ma tutto ciò rende ancora più affascinante questa tipologia di acquari.
Un appunto importante che mi sento di fare è di partire già con l’idea che, nelle vasche Pico, quindi sotto i 25 litri, è assolutamente da evitare l’inserimento di animali. Sia per legge che per una questione etica. Nelle vasche superiori ai 20-25 litri, si può pensare di aggiungere invece qualche piccolo gamberetto o qualche pesce che richiede poco spazio.
Conclusione
In conclusione, il Pico e il Nano acquario, sono una bella alternativa per non rinunciare ad avere in casa una piccola fetta di natura sommersa. Pur non avendo grandi budget di spesa o pareti intere da dedicare a questo hobby.
Un’altra cosa divertente è poter avere 2-3 di questi piccoli acquari vicini con diversi layout e tipologie di piante. In modo tale da poter seguire i vari step della crescita di queste ultime apprezzandone la bellezza.
Se vuoi vedere tutti i fantastici lavori del nostro Nicolò ti consigliamo di seguire la sua pagina Instagram “UltraScapers”
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