Le frasi fatte nei gruppi Facebook riguardanti l’acquariofilia


clichè acquariofilia

I gruppi Facebook come il nostro sono stati creati per poter dare un aiuto concreto ad un numero sempre maggiore di persone che entrano per la prima volta in questo fantastico hobby, quello dell’acquariofilia. Per molti di noi, prendersi cura di una vasca e dei suoi abitanti è diventata una cosa routinaria, ma per qualcuno può essere una sfida difficilmente affrontabile da solo, e a quel punto ecco che entriamo in scena noi, come vari utenti che si prodigano ad aiutare “il prossimo”.

Molte persone, vista la grande passione per vasche, pesci, chimica dell’acqua e quant’altro, o semplicemente per avere un maggior numero di pareri riguardanti un problema (cosa giustissima a mio modesto parere) si iscrivono ad un gran numero di gruppi per sentirsi anche un po’ più tutelati e protetti. In un mondo come quello del web è normale avere gruppi si, che parlano di acquariofilia, ma alcune volte diversi tra loro. C’è chi è specializzato più su un discorso di aquascape, chi della chimica dell’acqua e chi sulle piante, ed un utente che vuole specializzarsi e sapere di più su un determinato argomento troverà in uno di questi diversi gruppi tutto il materiale e le conoscenze che gli servono.

Come detto, sono diversi tra loro, ma c’è una cosa che li accomuna, le frasi fatte come un cliché che alcuni utenti usano per aiutare chi crea un post. Mi spiego meglio, ho notato da diverso tempo che ci sono molte persone che usano frasi fatte e per sentito dire, senza sapere se questa cosa è giusta o sbagliata quando un altro utente ha in vasca un determinato problema. Con questa guida cercherò di fare un elenco di queste frasi che possono essere giuste o non giuste a parere tuo, ma sarai d’accordo con me quando dico che si usano troppo spesso senza sapere la veridicità o meno della cosa.

1 Le piante di plastica con il tempo possono rilasciare in vasca sostanze dannose

piante di plastica

Quello sulle piante di plastica è un argomento sempre molto discusso fin dagli albori. Molti utenti dicono che le piante di plastica rendono un acquario innaturale e soprattutto artificiale. Come tutte le cose che col tempo si evolvono, anche questo argomento col tempo è passato ad uno step dove a volte non si riesce a distinguere tra una pianta finta ed una vera. L’uso di materiali come seta o silicone hanno permesso alle aziende che costruiscono questi arredi di raggiungere una fedeltà con l’originale mai vista prima. Certo non saranno utili nel ciclo vitale dell’ecosistema acquario come una pianta vera, non assorbiranno rifiuti e produrranno ossigeno, ma devo dire che a livello estetico hanno veramente fatto passi da gigante, come li hanno fatti da un punto di vista della sicurezza per i pesci.

Fino a 10 anni fa si vedevano le piante di plastica con al posto delle foglie dei veri e propri spigoli vivi taglienti. Il rischio per un pesce, qualora ci fosse passato vicino, era quello di ferirsi con conseguenti infezioni se non prese tempo che lo avrebbero portato ad una morte certa. Con l’utilizzo di materiali morbidi come appunto la seta e il silicone si è cercata una soluzione anche a questo problema, i pesci possono essere sicuri di passarci vicino senza aver alcun danno alla loro cute.

Un altro aspetto che ci tengo a puntualizzare, punto cardine di questo argomento, è quello della tossicità o meno di questi materiali. Quello in teoria più pericoloso per i pesci è senza ombra di dubbio il silicone. Sappiamo tutti che un normale silicone è composto da solventi, il normale silicone però, quello per un uso da bricolage. Quello per sigillare i vetri dell’acquario è proprio silicone. Anche quello col tempo non potrebbe rilasciare sostanze dannose ai pesci? No, perché è stato creato apposta per essere totalmente atossico per i pesci. Il materiale usato per creare le piante è lo stesso, un silicone atossico, colorato con materiali assolutamente sicuri per ricreare artificialmente un angolo di natura.

La seta non è da meno, sappiamo tutti da dove deriva, molti in casa hanno vestiti fatti di seta, non sono tossici per l’uomo perché devono essere tossici per i pesci? I coloranti inoltre, sono i medesimi per le piante di plastica, quindi totalmente sicuri.

Ora, non sto dicendo di riempire l’acquario di plastica perché è sicuro, anzi, continua a spronare le persone ad inserire piante vere al posto di quelle finte perché sappiamo tutti i vantaggi che apporta una flora vera in vasca rispetto ad una finta, ma non continuare la frase con “possono rilasciare sostanze dannose ai pesci”. Inoltre, qualora decidessi di acquistare piante finte, cerca di acquistarle in un negozio d’acquariofilia specializzato seguendo i parametri che ti ho appena elencato nel sceglierle, saranno totalmente sicure.

2 Per le lumache infestanti inserisci pesci tipo botia

chromobotia-macracanthus
chromobotia macracanthus

Un’altra frase usata a mo’ di cliché è senza ombra di dubbio quella di consigliare di inserire pesci tipo botia o tetraodon per liberarsi da una infestazione in acquario di lumache infestanti. Molte volte questo consiglio viene dato senza sapere se la vasca dell’utente può o no ospitare questi fantastici pesci. Dare un consiglio del genere può voler dire nella maggior parte dei casi aiutare un utente per un problema, per creargliene successivamente un più grande. Pesci come il botia hanno bisogno di vasche da un litraggio importante, inoltre devono essere inseriti in gruppo e non da soli. Per quanto riguarda i tetraodon vengono si venduti come pesci d’acqua dolce, ma per vivere bene e prosperare hanno bisogno di un’acqua salmastra, condannandolo quasi sicuramente a morte certa. Inoltre vedo spesso e volentieri che questi pesci vengono consigliati senza sapere gli altri abitanti in vasca dell’utente con problemi di lumache infestanti creandogli inoltre un possibile problema di incompatibilità tra pesci.

Non dico che questi pesci non vadano consigliati, anzi sono dei pesci molto affascinanti a mio parere, ma bisogna tenere in considerazione molti fattori prima di elencarli come possibili soluzioni ad un problema. Primo fra tutti va menzionato il litraggio della vasca, secondo i valori dell’acqua dell’utente e ultimo (non vanno per ordine di importanza) gli altri pesci presenti in vasca. Cerchiamo tutti di darci una mano e cercare di attuare una acquariofilia responsabile.

3 Il Betta splendens può vivere anche in un bicchiere d’acqua che tanto vive bene, pensate ai periodi di secca nelle risaie

betta splendens in bicchiere

Tra le tante frasi che si leggono nei vari gruppi Facebook esiste anche questa, che serve (a mio esclusivo parere) per giustificarsi del fatto che si sta allevando un pesce come il Betta splendens in un acquario dal litraggio non consono per allevare qualsiasi specie.

Nonostante molti negozianti tengano i Betta prima di essere venduti in veri e propri bicchieri d’acqua, ciò non vuol dire che possano essere allevati in una vasca da 10 litri ad esempio. Non possono essere vittime inconsapevoli del nostro egoismo ed insensibilità, nessun pesce, qualsiasi sia la sua caratteristica naturale, merita di vivere in spazi così piccoli. Il minimo per allevare un solo betta splendens deve essere di 30 litri, ciò non vuol dire che non possano essere allevati anche in vasche dal litraggio maggiore con i giusti abitanti in vasca, anzi godranno dinnanzi ad uno spazio maggiore per il nuoto maggiore.

4 Come pesci pulitori ho…

Hypostomus Plecostomus
Plecostomus

Esistono in natura come in acquario, pesci che nuotano ed occupano diverse parti di un area specifica. Alcuni occupano prevalentemente un area centrale, altri nuotano a pelo dell’acqua, ed alcuni stazionano perennemente nel fondo. Di quest’ultimi voglio parlare, i pesci da fondo, quelli che spesso vengono erroneamente definiti “pesci pulitori”, specie cioè che a parer di qualcuno, servirebbero per tenere pulita una vasca.

Mi dispiace dirtelo, ma pesci in grado di fare il nostro lavoro per curare adeguatamente una vasca non esistono. Hanno bisogno anch’essi di essere alimentati come qualsiasi altro pesce. Non si nutrono di sole alghe, che possono anche non essere presenti in una vasca avviata da poco, ma vanno alimentati tramite pasticche affondanti apposite tutti i giorni e non una volta ogni tanto come qualcuno pensa. Lo sapevate che la causa della maggior parte delle morti di questi pesci è dovuta proprio per la mancanza di alimentazione?

Inoltre, per mantenere un buon ciclo vitale in acquario, questi tipi di pesci non sono assolutamente indispensabili. Le varie sostanze organiche di scarto che possono formarsi in vasca possono essere anche eliminate da noi tramite sifonatura ad ogni cambio d’acqua.

5 I pesci stanno bene, sono nella mia vasca da più di 2 anni…

incompatibilità

Questa frase viene spesso usata da molti utenti per giustificare il fatto che i pesci che si hanno in vasca sono incompatibili tra loro (essendo molte volte consapevoli di ciò), ma visto che hanno vissuto un determinato tempo insieme senza “lamentarsi”, la frase serve a tranquillizzare gli utenti che la comunità creata vada bene. Niente di più sbagliato. Se due o più pesci sono riusciti a sopravvivere per un periodo più o meno lungo non è detto che siano comunque adatti a stare insieme.

Cosa che si vede spesso, sono acquari popolati da pesci d’acqua fredda insieme a pesci tropicali, due animali dalle esigenze diametralmente opposte. Un esempio che uso sempre per descrivere questo tipo di abbinamento (diversi soprattutto per temperature) è quello di prendere una persona e farla andare in montagna con vestiti estivi, oppure di farlo andare al mare con addosso vestiti invernali È innegabile che prima o poi si ammalerà, non sarà oggi, non sarà domani, ma prima o poi succederà. Senza contare le sofferenze che patirà prima di star male. Ecco, la stessa cosa avviene per pesci dai valori diametralmente opposti inseriti nella stessa vasca, uno soffre e si ammala prima o poi.

6 I pesci pagliaccio vanno sempre in coppia

pesci pagliaccio in coppia

A mio modo di vedere, il povero pesce pagliaccio, nell’acquariofilia marina è l’equivalente del pesce rosso in acquariofilia dolce. Come il pesce rosso infatti, il pagliaccio è probabilmente uno dei pesci più maltrattati dagli acquariofili. Viene sbattuto in ogni vasca, ed è di solito, il primo pesce con il quale si inizia l’hobby dal lato salato. Tu che hai un acquario marino, non dirmi che non hai mai avuto un pagliaccio?! Ebbene, vige la regola che i pesci pagliaccio debbano andare sempre in coppia. FALSO! Il pesce pagliaccio in natura è un pesce che ama vivere in gruppo e stabilire una famiglia, questo non significa che si debba replicare per forza la stessa cosa in acquario. D’altronde molti pesci chirurgo ad esempio, vivono in branco, ma in acquario non potremmo mai tenerne così tanti. A volte purtroppo, vediamo coppie di questi fantastici pesci relegate in vasche che arrivano a malapena a 50 litri di capacità. Questa portata è troppo piccola per qualsiasi coppia di pesce marino, anche per dei pagliacci. Tra l’altro, questo simpatico pesce sporca tanto ed arriva a dimensioni di 10/12 centimetri, troppo grandi per vasche così piccole, figuriamoci tenerlo in coppia. È vero che è un pesce poco esigente, resistente e che non ha bisogno di grandi spazi perché non è un gran nuotatore, ma di certo non dobbiamo abusarne. Quindi, se qualcuno ti dirà che i pesci pagliaccio puoi tenerli solo in coppia, fammi un favore, fagli leggere questo articolo!

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