Il biotopo Malawi è uno dei più riprodotti in acquariofilia. A mio parere suscita tanto fascino perché ricorda vagamente un acquario marino. Vuoi perché il suo layout è composto nella maggior parte dei casi quasi interamente da rocce, vuoi perché le livree dei pesci che abitano in quel lago sono molto colorate ed accese, come appunto i pesci di barriera, fatto sta che questo biotopo sta prendendo sempre più campo tra gli appassionati.
Il Lago Malawi
Allestire un acquario con ciclidi del Lago Malawi non è difficile se segui queste poche regole. Andiamo con ordine. Analizziamo le caratteristiche uniche di questo lago tanto amato dagli acquariofili di tutto il mondo.
Il Lago Malawi, chiamato anche Nyassa, è il nono lago più grande del mondo.
È largo 75 km e lungo quasi 800 km ed è considerato anche tra i più profondi, arrivando a toccare quota 700 metri.
Con una profondità del genere chissà quanta vita conterrà penserai. Ed invece no. La vita in questo lago si concentra tendenzialmente nei primi 200 metri, passata quella soglia non esiste vita in quanto sono zone prive di ossigeno. Tutto questo è dovuto dalla scarsità di movimento dell’acqua in quei punti.
Gli ambienti che possiamo trovare esplorando questo lago sono essenzialmente tre:
- Le scogliere: questo è il motivo per cui viene riprodotto dagli acquariofili, con questa ambientazione.
- Le ampie distese di vallisneria: pianta molto presente in questo lago ed usata anche insieme alle rocce.
- Le zone sabbiose: il lago, è composto quasi esclusivamente da sabbia. Sono zone con acqua tendenzialmente poco profonda che anticipano l’arrivo delle rocce.
I valori dell’acqua in natura sono:
- Temperatura media compresa tra i 22 ed i 28 gradi.
- Ph tra 7,6 ed 8,7.
- Gh 5/15.
- Kh 6/10.
Un’altra caratteristica di questo lago è quella di avere un acqua molto limpida, per essere un lago è un particolare degno di nota.
I ciclidi del Lago Malawi in natura
Esistono innumerevoli specie di pesci in questo lago, quasi tutti ciclidi, che rappresentano una grande risorsa per le popolazioni che abitano a ridosso delle rive, sia come fonte di cibo, che per quanto riguarda l’allevamento in ambito acquariofilo.
I pesci possono essere suddivisi in due categorie, gli Mbuma ed i Non Mbuma.
- Mbuma è una parola della lingua chewa, usata in Zimbabwe, Zambia, Mozambico ed appunto Malawi per descrivere il comportamento tipico di alcuni tipi di ciclidi.
Letteralmente significa “che stanno fra i sassi” perché questi pesci amano nascondersi tra gli anfratti creati naturalmente col tempo piuttosto che nuotare liberamente.
Sono quasi tutti pesci erbivori, si nutrono delle alghe presenti in grandi quantità tra le rocce. - I Non mbuma sono invece pesci che amano nuotare in acque aperte o che vivono in zone intermedie, e sono per la maggior parte di alimentazione onnivora o predatrice.
I più amati dagli acquariofili sono gli mbuma, per la loro facilità di gestione anche se sono considerati nell’immaginario collettivo come pesci parecchio territoriali e di indole “cattiva”.
I ciclidi del Lago Malawi in acquario: allestimento
Ora cercherò di sfatare questo falso mito di cui ho scritto sopra, cioè che un acquario Malawi è di difficile gestione.
- La vasca: molte volte l’errore più grande che si fa quando si pensa di allestire questo tipo di vasca è quello di sottovalutare il litraggio ideale. Essendo molto territoriali come pesci, questi ciclidi hanno bisogno dei loro spazi. In vasche al di sotto dei 180/200 litri è assolutamente impensabile avvicinarsi a questo biotopo, si scatenerebbero guerre continue tra pesci con conseguenze gravi.
A mio parere non disporre di una vasca con quel volume di acqua sarebbe un inutile spesa di soldi, in poco tempo potresti perdere l’iniziale entusiasmo e gli stimoli per andare avanti. - Il filtro: non è importante se interno o esterno, quello che conta davvero è che abbia un forte getto di uscita in grado di movimentare l’acqua e che abbia una capacità di lavoro/ora di almeno 4/5 volte la capacità del volume totale dell’acquario. Ad esempio in un acquario di 200 litri, la capacità dovrà essere di 800/1000 lt/ora.
- L’illuminazione: non è un fattore fondamentale da tenere in considerazione, l’importante è che i pesci siano ben visibili. Se la luce artificiale facesse proliferare le alghe nelle rocce, ben vengano: gli mbuma ne sono sono ghiotti. Un trucco che molti usano è quello di utilizzare (oltre ad una luce adatta ad un acquario d’acqua dolce) una luce tendente al blu. Oltre a donare ai pesci una colorazione ancora più affascinante, se tenuta accesa tante ore, rende le rocce ancora più naturali grazie alla proliferazione delle alghe.
- Le rocce: qualora decidessi di creare una rocciata per ricreare un biotopo Malawi, la scelta dovrà ricadere su rocce dello stesso colore per dare maggiore naturalezza alla vasca. Inoltre, per raggiungere i valori ideali di Gh e Kh sarebbe meglio optare per rocce di origine calcarea. Dovrai disporre le rocce in modo da ricreare svariate cavità e nascondigli per favorire anche l’adattamento dei pesci. Un segreto per ricreare una rocciata “sicura” sta tutto all’inizio perché i rischi di crolli di rocce e conseguenti rotture del fondo della vasca non sono così rari come invece si può pensare. Ancora prima di inserire le rocce dovrai mettere uno strato di polistirolo lungo e largo quanto il fondo della vasca. Successivamente dovrai disporre le rocce nel modo che vuoi e solo alla fine inserire il fondo sabbioso. Molti fanno il contrario, prima la sabbia poi le rocce. Il fatto è che mettere la sabbia alla fine è molto importante, cementa le rocce alla base della vasca.
Qualora decidessi di fare una rocciata su più piani la parte alta potrai renderla ancora più sicura con l’utilizzo di un silicone neutro o acetico, l’importante è che non sia una colla antimuffa. - I pesci: tra i pesci più utilizzati in acquariofilia nel biotopo Malawi potrai trovare quelli della famiglia dei Aulonocara, dei Cynotilapia, dei Labeotropheus e dei Labidochromis per citarne alcuni.
I ciclidi del lago Malawi esistono in svariati colori, sono animali questo lo so, ma c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
Ti consiglio di informarti il più possibile prima di acquistarli sulle loro compatibilità, esigenze e di reperire più informazioni possibili su internet ed in gruppi Facebook come il nostro per ricreare uno spaccato di natura ed esserne orgogliosi.
0 Comments