Il pH in acquario è uno dei valori fondamentali per avere in casa propria un acquario sano e funzionante. Come tutti sappiamo, esistono diverse specie di pesci che hanno bisogno per vivere bene di diversi range di valori del ph. Ecco come aumentare il Ph in acquario in maniera del tutto naturale.
Ad esempio pesci come i ciclidi e quelli marini hanno bisogno di un valore del pH più alto rispetto a tanti altri pesci. Può capitare che la nostra acqua di rubinetto non abbia un livello di pH alto a tal punto da poter allevare questi tipi di pesci. Molti acquariofili, visto questo problema, decidono senza pensarci su 2 volte di usare dei prodotti chimici in grado di alzare il valore del Ph in acqua. Tuttavia tutto ciò ha spesso un effetto nell’acqua a breve termine e non duraturo nel tempo. Quando decidi di aumentare il pH nell’acqua del tuo acquario, dovresti essere in grado di mantenerlo a dei livelli alti in modo permanente. Se si parla di livelli di Ph molto alti in acquariofilia, si parla di valori compresi tra 8 ed 8,3.
Quando acquisti un nuovo pesce
Hai nella testa di comprare un nuovo pesce, ma sai che il Ph della tua acqua potrebbe essere un problema. Informati a riguardo, potresti anche fare la meravigliosa scoperta che alcuni pesci che si possono acquistare in negozio possono adattarsi facilmente a diversi intervalli di pH. Tutto ciò è dovuto dal fatto che non sempre l’acqua delle vasche degli allevatori corrisponde ai valori esatti di cui ha bisogno un determinato pesce in natura, possono essersi adattati a diversi range.Ricordati sempre che le modifiche al pH possono essere molto stressanti per i nostri amici pinnuti.
Tuttavia, qualora decidessi di acquistarlo, dovresti chiedere al negoziante il loro pH dell’acqua, in modo da capire se potrai avere problemi o no durante l’acclimatamento e fasi iniziali della vita della vita del pesce nel suo nuovo ambiente.
I metodi naturali per aumentare il Ph in acquario
Utilizzo di substrati di aragonite
I substrati di aragonite provengono dall’oceano e contengono alti livelli di calcio e minerali. Una volta aggiunto all’acqua, l’aragonite, che è composta da carbonato di calcio (CaCO 3), farà inevitabilmente salire i valori del Ph, aiutandoti anche a ridurre la probabilità di possibili oscillazioni. Usando questo metodo non avrai problemi di abbassamento improvviso del Ph durante i cambi, anche se l’acqua nuova da mettere in vasca avesse valori del Ph più bassi rispetto a quella dell’acquario. L’aragonite può essere utilizzata sia negli acquari marini che dolci, in quest’ultimo caso è molto consigliato per chi alleva ciclidi africani.
Mettendo sacchetti di corallo tritato in un alloggiamento del filtro
Il corallo tritato è molto simile all’aragonite. Puoi usare una calza da donna o dei sacchetti a retina e riempirli con delle piccole manciate di corallo tritato. Ti consiglio di utilizzare 1 sacchetto per un acquario piccolo e 3 o anche più per un acquario più grande per avere l’effetto sperato.
Se il valore del Ph si alzasse troppo puoi rimuovere uno dei sacchetti. Quest’ultimi possono anche essere anche inseriti in un angolo nascosto dell’acquario, non solo nel filtro. Il corallo frantumato deve essere sostituito ogni 6 mesi.
Usando rocce calcaree
Non riesci a reperire né aragonite né i coralli tritati per aumentare il Ph in acquario in maniera del tutto naturale? Nessun problema, anche una semplice roccia calcarea è molto ricca di carbonato di calcio. È facilmente reperibile anche in natura, quindi anche molto economica. Ti consiglio di leggere un interessantissima guida sulle rocce in acquario che troverai in questo link.
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