
L’ aeratore in acquario, è uno degli argomenti che fa sempre discutere ed accende dibattiti infiniti. Ecco quando devi e non devi usarlo in acquario.
Tanto amato, soprattutto dai neofiti, quanto visto come la kryptonite per Superman dagli acquariofili un po’ più esperti.
L’aeratore è una pompa che aspira aria dall’esterno e la immette in acquario tramite un tubo di plastica ed una pietra porosa ad esso collegato. Ripeto, immette aria e non ossigeno.
I miti sull’uso di un aeratore in acquario
Molte se ne dicono sull’uso di questo strumento:
che bruci la co2 utile per le piante, e che, visto che per una buona ossigenazione dell’acqua servono piante in abbondanza e il getto del filtro a pelo dell’acqua, un aeratore non serva assolutamente a niente, se non a rendere innaturale un acquario.
Sono d’accordo sul discorso piante, l’uso di un aeratore può rallentare la crescita, ma può comunque essere utile in alcuni casi. Vediamo quali:
- Può essere usato in situazioni dove i pesci hanno bisogno di somministrazione di farmaci in vasche a parte.
- In una vasca non sufficientemente piantumata, dove la produzione di ossigeno scarseggia.
- In un acquario sovrappopolato (ma attenzione, l’uso dell’aeratore dovrà essere temporaneo, cerca di trovare presto una soluzione, una vasca sovrappopolata può portare gravi danni all’intero ecosistema acquario).
- Qualora decidessi di allevare pesci come i discus, viste le alte temperature per essere allevati.
- Qualora i tuoi pesci presentassero segni di ipossia.
- Può essere utile in acquari molto piantumati di notte, infatti, di notte le piante producono co2 ed un aeratore può aiutare a disperdere l’eccesso di gas disciolto in acqua.
Quindi, aeratore in acquario si o no?
Sono tanti i pregi dell’aver un aeratore. Il consiglio che voglio darti è di metterlo al momento dell’allestimento. Alla fine costa pochi euro, se non lo usi sta li’, non da fastidio a nessuno, ma potrebbe sempre tornarti utile, detto questo, alla prossima.
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