Acropore australiane in acquario: ecco la vasca vincitrice del Contest SHG

Siamo lieti di presentarvi la vasca di Michele, nostro utente del gruppo che ha un acquario marino di di Acropore australiane.


michele bianchelli

Siamo lieti di presentarvi la vasca di Michele, nostro utente del gruppo che ha un acquario marino di 500 litri pieno di Acropore australiane. Vedere quella vasca è uno spettacolo unico, non a caso Michele ha vinto il nostro SHG Contest nel gruppo Acquario Come Fare. Andiamo subito al sodo e lasciamo la parola a Michele che ci descriverà molto dettagliatamente il suo acquario marino.Ciao a tutti, mi presento: sono Michele, ho 47 anni e oramai da 22 anni ho acquari marini di ogni tipo. Da nanoreef fino alla vasca di 700 litri destinata a soli pesci per arrivare all’attuale che vi sto per descrivere.

Sump e illuminazione

La mia attuale vasca è di 500 litri in vetro extra chiaro (120 x 70 x 60 di altezza) fatta fare da un negoziante della mia zona che fa dei veri e propri capolavori. Pozzetto di tracimazione sul lato destro (silenziosissimo) e sump in cui sono alloggiati:

  • un reattore di calcio della Gyf,
  • un filtro ad alghe caricato a chetomorpha anch’esso della Gyf,
  • uno schiumatoio della Nyos, il 160, volutamente sottodimensionato per il volume della vasca e per i motivi che spiegherò tra poco e
  • un reattore di acqua calcarea della Aquamedic per il reintegro dell’acqua di osmosi.

sump acquario marino Michele

Luce affidata ad una 10 x 54 dell’ATI con una combo di t5 volutamente tendente al blu (5 super blu, un pink e 4 new generation, tutti Korallenzucht) visto anche le tante Acropore australiane che ospito in vasca. Il fotoperiodo è di circa 9,30 ore con mezz’ora di alba e tramonto fatto con due t5 blu.

I pesci e gli invertebrati della vasca

Accennavo poc’anzi allo schiumatoio sottodimensionato per via della popolazione ittica ristretta rispetto alle dimensioni della vasca: 3 acanturidi (Acanthurus Japonicus, Zebrasoma Flavescens e Zebrasoma Veliferum), 3 Pomacentrus Alleni, 2 Amphiprion Ocellaris Black e 1 Genicanthus Lamarck, oltre a diverse stelle insabbiatrici del genere Archaster, alcune Strombus (entrambe destinate alla pulizia del fondo), un’Ophiura (che non vedo quasi mai), un paio di Mespillia Globolus e diverse Turbo Fluctuosa. Tutti i pesci vengono alimentati più volte al giorno utilizzando il mangime SHG Premium Marino.

Amphipyron Ocellaris Black

Amphipyron Ocellaris Black

Cathaphyllia

Amphipyron Ocellaris Black e Cathaphyllia

Da sinistra lo Zebrasoma Flavescens, al centro Genicanthus Lamark e a destra lo Zebrasoma Veliferum

Acanthurus Japonicus

Acanthurus Japonicus

Substrato, rocce e pompe di movimento

Il fondo è costituito da sabbia oolitica viva per circa 3-4 cm, messa fin da subito, creando una sorta di SSB (Short Sand Bed) che non mi ha mai dato problemi di valori di inquinanti particolari. Rocce vive per circa 60 kg e alcuni kg di roccia morta costituiscono la rocciata che ho recentemente modificato portando via alcuni coralli che erano cresciuti in maniera impressionante e ripartendo dalle talee. Movimento affidato a 2 Vortech MP40QD gestite tramite Reeflink, con cui riesco a gestire i diversi programmi che tali pompe hanno e che ruoto durante l’arco della giornata.

Gestione e integrazione di oligoelementi

Premetto subito che sono un po’ pigro nel fare i test e li faccio solo nel momento in cui il mio “occhiometro” registra qualcosa che non quadra (acropora che non spolipa e/o perde colore ad esempio) comunque attualmente i valori in vasca sono questi:

  • Kh 7
  • Ca 440
  • Mg 1300
  • NO2 assenti
  • NO3 5
  • PO4 3- 0,003

Come integrazioni di oligoelementi uso poca roba (anche grazie al reattore di calcio veramente potente) ed anch’esse affidate all’occhiometro, ad esempio se vedo opachi i blu e viola, doso iodio, boro se vedo i rosa spenti, talvolta potassio per i tessuti se li vedo particolarmente sottili.

Cambio dai 50 agli 80 litri d’acqua ogni 10 giorni circa usando acqua d’osmosi perfetta (valori di tds mai al di sopra di 1) prodotta da un impianto a 5 stadi e sale della Tropic Marin Pro-Reef, per me ottimo.

Acquario marino con Acropore australiane

Acropore australiane e non solo

Fare un elenco dei coralli che ospito è veramente difficile, visto che avrò circa una sessantina di pezzi tra colonie e frags di sps tra cui spiccano alcune specie particolari acropore australiane (Echinata ice-fire, diverse Spathulate e Microclados tra cui la Strawberry Shorcake, tante Anthocercis rainbow, tre Tenuis rainbow) e alcune indonesiane come Millepora Rainbow e Multicolor, A. Aculeus, A.Gomezi, Montipora Superman, Montipora SamarensisBubble Gum”, ecc.

acropora australiana

acropore australiane

acropora gialla

acropore acquario

rara acropora

Ho anche alcuni (pochi per la verità) lps tra cui una gigantesca Cathaphyllia con punte dei polipi blù, con me da circa 7 anni, spostata nelle diverse vasche che ho avuto e che ora è la “casa” dei miei pagliacci. Inoltre diverse Acanthastree, Euphyllie e come molli una Ricordea Orange che si è moltiplicata a dismisura e alcune Sinularie tra cui la Green australiana.

Conclusioni

Grazie infinite a Michele Bianchelli per averci accolto in casa sua ed averci dato il privilegio di vedere la sua bellissima vasca dal vivo, uno spettacolo emozionante. Grazie a SHG per i favolosi premi messi in palio per questo Contest che ha visto partecipare molti acquariofili marini e dolci.


Like it? Share with your friends!

0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: