Succede a quasi tutti noi acquariofili. Siamo entrati in questo hobby allevando una gran varietà di pesci, dai Poecilidi, passando ai barbus, per poi arrivare ai ciclidi, magari anche quelli più difficili tipo discus, ma in cuor nostro desideriamo ancora qualcosa di diverso, una nuova sfida. E molti prendono seriamente in considerazione il lato marino di questo fantastico passatempo. Tuttavia, probabilmente il più sottovalutato e frainteso dei tipi di allestimenti è sicuramente un acquario salmastro.Una vasca adibita ad acque salmastre è un buon modo per esplorare il lato salato dell’acquariofilia senza svenarsi economicamente per ricreare un acquario marino con coralli, pesci e tecniche molto costosi. A differenza dei veri acquari di acqua salata, gli acquari salmastri non richiedono un costo notevole, non sono relativamente complessi da mantenere, e non è molto impegnativo per quanto riguarda il tempo da dedicargli per avere delle soddisfazioni, ed offrono qualcosa di decisamente diverso rispetto all’acqua dolce.
Alcuni dei pesci più interessanti in acquariofilia sono specie salmastre e l’acquariofilo potrà avere una vasta gamma di scelta. I problemi in questo tipo di acquari di solito si verificano a causa della mancanza di conoscenze sull’acqua salmastra e sulle specie da allevare. Leggere questo articolo dovrebbe aiutarti ad avere una certa soddisfazione se vuoi intraprendere questa strada.
Cos’è un acquario salmastro?
Non è proprio acqua salata, ma sicuramente non è nemmeno acqua dolce. Le acque salmastre sono presenti in tutto il mondo, dove i flussi e le sorgenti interne d’acqua dolce incontrano quelle dell’oceano, creando gli estuari. Piante e animali davvero unici si sono evoluti in questi habitat per sfruttare le scarse fonti di cibo ed una protezione unica in questi ecosistemi.
Ma cosa intendiamo esattamente con il termine “salmastro“? Tecnicamente, la parola è un aggettivo per descrivere qualsiasi acqua che sia “salata“, ma non ha una piena salinità rispetto a quella del mare.
Una piccola ricerca sugli ambienti naturali salmastri e sulle tolleranze dei pesci d’acqua dolce può aiutarti a chiarire quali sono i dati riguardanti la salinità dell’acqua da tenere in considerazione.
La salinità dell’acqua salmastra
Le acque marine del mondo hanno una salinità compresa tra le 32 e le 35 parti per milione (ppm). L’acqua salmastra quindi deve essere inferiore al valore più basso di questo intervallo.
Molte specie di pesci d’acqua dolce sono in grado di sopportare (o beneficiare, secondo alcuni) di un certo livello di salinità nell’acqua della vasca.
Il calcolo della salinità dell’acqua viene effettuato misurando la gravità specifica con un [amazon_textlink asin=’B01HZ7MQ0M’ text=’rifrattometro’ template=’ProductLink’ store=’acf03-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f7c9357c-1547-11e8-aa17-1f8eac583986′] o, in alternativa, la sua conduttività tramite un contatore.
Per scopi pratici, l’acqua dell’acquario salmastro deve essere compresa tra i 1,002 ed i 1,022 come grado di salinità, ad una temperatura di 25 gradi. La maggior parte dei pesci d’acquario può sopportare questa gamma di valori. Una miscela del 50% di acqua dolce e 50% marina generalmente fornirebbe una salinità di 1.012, un buon dato quindi ed una via di mezzo per un acquario salmastro.
Se si desidera fornire la migliore cura per un determinato tipo di pesce salmastro, tuttavia, consiglio di ricreare il livello di salinità adatto al tipo di pesce salmastro che si desidera mantenere o al tipo di biotopo che si sta cercando di riprodurre. C’è da dire però che alcuni pesci salmastri iniziano la loro vita in acqua dolce e alla fine si dirigono “lungo l’estuario” per diventare completamente marini da adulti.
Attrezzatura per un acquario salmastro
Come probabilmente hai ipotizzato, l’attrezzatura più importante quando si installa un acquario salmastro è un buon rifrattometro per misurare il grado di salinità. Per le informazioni riguardo questo oggetto, chiedi agli hobbisti marini e cerca recensioni sul web per selezionare il modello più affidabile e funzionale. Controlla anche la scala dei valori che ha, per assicurarsi che possa coprire anche la gamma dei salmastri.
Il sale per un acquario salmastro
Il prossimo oggetto essenziale è sicuramente il sale. La maggior parte degli acquariofili già salmastri usa una miscela di sale marino di alta qualità per replicare al meglio le condizioni biotopiche dell’acqua. Evita il sale da cucina per uso domestico, a causa dell’eccesso di silicati e iodio. Non aggiungere sale direttamente all’acquario, prima devi dissolverlo, per evitare di bruciare e scioccare i pesci e le piante.
L’acquario per un salmastro
In termini di dimensioni della vasca, qualsiasi acquario sarà sufficiente, dato che ci sono pesci salmastri adatti a tutto, dai micro cubi, alle vasche dai 300 / 400 litri, o anche più grandi. Indipendentemente dalle dimensioni dell’acquario, avrete bisogno di un riscaldatore di buona qualità per mantenere le temperature calde necessarie per la maggior parte dei pesci d’acqua salmastra. La filtrazione meccanica tramite un filtro sovradimensionato e potente sarà utile anche per far circolare il calore uniformemente. Assicurati che ci siano componenti biologici e carboni attivi nel tuo filtro per compensare l’assenza di una filtrazione vegetale ( comunque ne parleremo più avanti di questo argomento ). Mai risparmiare sui riscaldatori o filtri, perché se si rompono, i risultati possono essere disastrosi.
Il fondo per un acquario salmastro
I biotopi salmastri tendono ad essere sabbiosi o fangosi, quindi ghiaia fine o sabbia fine possono andar più che bene.
I valori dell’acqua di un acquario salmastro
I valori dell’acqua di un acquario salmastro dovrebbero avere come bersaglio un gh da 9 a 19 e un pH addirittura da 7,5 a 9. I sali marini sono utili a stabilire queste condizioni, assieme a coralli o gusci di lumache finemente frantumati mescolati nella sabbia o in un sacchetto nel filtro per portare ulteriormente i parametri dell’acqua fino ai valori desiderati. Questo è un metodo più naturale e meno stressante per la vita in vasca rispetto all’uso di prodotti chimici.
Gli arredi in un acquario salmastro
Poiché quasi tutte le piante acquatiche non possono sopravvivere al sale, non sorprende sapere che i biotopi salmastri sono piuttosto rari in questo hobby. Si possono inserire però molte radici o rocce. Molti pesci salmastri possono trovare certe cose in natura. La crescita delle alghe dovrebbe essere incoraggiata, poiché molti di questi pesci sono mangiatori di alghe.
Gli abitanti dell’acquario salmastro
Ci sono una miriade di pesci per un acquario salmastro, specialmente nelle gamme di salinità molto basse tollerate dalla maggior parte dei pesci d’acqua dolce, 1.001 come grado di salinità. Per questo articolo, tuttavia, metterò in risalto solo i “veri” pesci salmastri. La decisione più importante, che vale per qualsiasi tipo di allestimento, è quella di abbinare le dimensioni del tuo acquario con un pesce appropriato. Il pesce salmastro in generale, a causa delle proprie dimensioni, se è o meno un pesce da branco, della propria territorialità e aggressività, sembra richiedere più spazio rispetto ai pesci tropicali d’acqua dolce.
Pesci grandi (vasche a partire da 90 cm)
Monodactylus
Temperatura e salinità: da 25 a 28 gradi, da 1.005 a 1.020 come grado di salinità, con un aumento nel tempo. Questi bellissimi pesci da branco a forma di disco, raggiungono più di 22 cm di diametro. Vanno allevati in almeno tre esemplari.
Scatophagus

Temperatura e salinità: da 25 a 28 gradi, da 1.005 a 1.020 come grado di salinità, aumentati nel tempo. Preferiscono essere allevati in un branco piccolo (almeno tre). Hanno un appetito vorace, soprattutto per la vegetazione in vasca.
Toxotes ( pesci arcieri)
Temperatura e salinità: da 25 a 30 gradi, da 1.005 a 1.020 come grado di salinità. Gli esemplari adulti possono raggiungere anche in media i 30 cm di lunghezza. Sarebbe meglio allevarli singolarmente poiché sono pesci dal carattere predatore.
Pesci di taglia media (vasche a partire da 60 cm)
Tetraodon
Temperatura e salinità: da 24 a 28 gradi, da 1.005 a 1.015 come grado di salinità. I pesci palla sono pesci dall’indole aggressiva, ed è meglio allevarli singolarmente. Hanno bisogno di molluschi nella loro dieta e sono un ottimo modo per sbarazzarsi delle lumache infestanti.
Etroplus maculatus
Temperatura e salinità: da 24 a 28 gradi, da 1.001 a 1.012 come grado di salinità. Vive in natura in zone ricche di vegetazione, e cresce fino agli 8 cm
Poecilia latipinnia, velifera e ibridi
Temperatura e salinità: da 25 a 30 gradi, da 1.000 e 1.020 di grado di salinità. I molly richiedono molto spazio ed il loro acquario deve essere molto piantumato.
Dermogenys pusilla
Temperatura e salinità: da 21 a 26,5 gradi, da 1.001 a 1.012 come grado di salinità. Anche se questi pesci sono classificati come possibili abitanti per vasche di medie dimensioni, lunghi acquari dagli 80 cm in su, con piante galleggianti sono consigliati qualora si volesse allevare più di una coppia.
Pesci di taglia piccola (vasche a partire da 40 cm)
Limia caymanesis, vittata e nigrofasciatum
Temperatura e salinità: da 75 a 82 gradi, da 1.000 a 1.012 SG. Questi sono antenati vesicidi di Poecilidi e vivono meglio con un po’ di sale, come si trova nella maggior parte dei loro habitat.
Black molly
Temperatura e salinità: da 25 a 29 gradi, da 1.001 a 1.020 come grado di salinità. Questi pesci generalmente vivranno meglio con acque salmastre, a causa della loro ibridazione con alcune specie appunto di acqua mediamente salata.
Heterandria formosa (pesce zanzara)
Temperatura e salinità: da 18 a 26 gradi, da 1.000 a 1.015 come grado di salinità. Tra i pesci più piccoli del pianeta, questo è il settimo pinnuto più piccolo al mondo.
Piante per un acquario salmastro
Le piante e il sale non vanno molto d’accordo, ad eccezione delle alghe. In un range di salinità basso (1.002), è possibile coltivare alcune piante abituate ad acqua dura, che potrebbero riuscire a vivere bene anche in un ambiente salmastro. Tra queste l’Hygrophila, l’Anubias e la Vallisneria.

Solo una pianta può sopravvivere e prosperare in livelli di salinità più elevati: le mangrovie. Queste piante palustri salmastre possono secernere sale e trattenere l’acqua. Per gli acquariofili, il problema delle mangrovie è che sono piante paludarie. I loro steli e radici devono rimanere sott’acqua, mentre i loro rami e foglie devono stare al di sopra della linea di galleggiamento. Quindi, sono piante adatte per un acquario aperto e basta.
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